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Tenebra E Luce

Aperto da Aerith2, 1 Marzo 2005, 18:55:50

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Selphie(la dea)

-...lei è umana...- disse quella misteriosa ragazza. Da quanto tempo non sentiva più quella parola riferita a lei?
Si alzò e disse:- sì, sono un'umana!- poi guardò torva il ragazzo e borbottò:- Che maniere incredibilmente fini!Vedi cosa succede a preoccuparsi per gli altri? - una folata di vento le scostò il mantello lasciando intravedere le numerose catene che portava addosso, si affrettò a richiuderlo e chiese:- Sapete che non è prudente correre in giro sotto gli occhi di tutti?- si rivolse di nuovo al ragazzo e disse:-preferirei che tu non lo facessi più!- poi chiese a tutti e due:-Come vi chiamate?-

sarai per sempre nei nostri cuori


"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

+++Eric_Draven+++

una umana!!!!! quella strana ragazza ha detto che qusta ignobile creatura è un umana?!   allora eric guardò quegli occhi rossi e i denti aguzzi...... possibbile? un umana?....... continava a pensare eric. guardò la ragazza con sguardo pensieroso poi rivolse i suo occhi neri di nuovo alla creatura...... come vuoi, la lascierò viva...... disse con tono amichevole, guardò nuovamente la maga e con tono leggermente scocciato disse..... spero che non ti sbagli..... tolse il piede dal petto della creatura, rimise il suo spadone dietro la schiena, alzò lo sguardo verso le motagne e gurdò il sole svanire dietro di esse, era notte. eric si sedette nuovamente a terra con lo schiena appoggiata alla medesima roccia di prima, stette in silenzio per qualche secondo poi disse..... romorso, sensi di colpa, ah, ho imparato a fare a meno di questi sentimenti, in nove anni di viaggio ho sempre cancellato le mie colpe, se mi lasciassi prendere dal rimorso non riuscirei a sorpavvivere, anche se quella volta sulle montagne di khoriw........ eric abbassò gli occhi e si zittì poi alzò nuovamente la testa..... niente ignora quello che ho detto...... eric si alzò in piedi e si avvicinò lentemente all maga..... sono eric, eric draven..... disse, tendedogli amichevolmente la mano.

Selphie(la dea)

Desper li guardò e pensò "so già a cosa pensano: ignobile creatura, non può essere un'umana.... Sono tutti uguali, si fermano tutti alle apparenze..."
Senza accorgersene bisbigliò:- nessuno può cancellare le proprie colpe, dopo averle commesse fanno parte di te... Puoi solo aggiungerne e caricarti anche quelle degli altri, ma non puoi cancellarle!-
Non si aspettava rispetto da quei 2 ed era abituata a non riceverne da nessuno quindi si voltò dall'altra parte e guardò il cielo nuvoloso, le nubi erano nere come il fumo... "Sembra venga direttamente dall'inferno... Come quelle maledette creature!"abbassò lo sguardo e sussurrò:- Perchè? Perchè non vivo? Perchè?-
Guardando i 2 ragazzi aveva capito che nessuno l'avrebbe mai accettata per com'era, capiva il suo isolamento.... "per me c'è solo la solitudine... Non capisco perchè mi sto facendo di questi problemi, pensavo di esserci abituata.... Sono già 2 anni che sono in queste condizioni..." si ritrovò a pensare.

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"la morte temuta
la morte maliarda
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Aerith2

#18
Questa situazione è assurda, pensò Ailyn mentre guardava quell'uomo (Eric Draven, dunque è così che si chiama) che le tendeva la mano con fare amichevole... come se fosse il momento adatto per fare amicizia! Amicizia, poi...non ci credeva; da quando aveva 10 anni era sempre stata abituata a cavarsela da sola; di amici...bè, non ne aveva bisogno. Comunque, decise di rispondere.
"Ailyn Siren", disse con voce piatta, e si voltò per andarsene senza stringergli la mano. Aveva altri pensieri per la testa, e non poteva perdere tempo con lui, nè con quell'altra cosa. Yera...era il villaggio più vicino a Galahi; se i Khai si stavano muovendo in quelle zone...forse avrebbero attaccato anche Yera. Doveva avvertire gli abitanti di stare pronti ad un' eventuale aggressione da parte dei Khai; e doveva farlo in fretta; forse poteva essere già troppo tardi. Ma mentre stava già per muovere il primo passo, un pensiero la bloccò. Doveva camminare di notte per sei ore, e attraversare un bosco, con un gruppo di Khai che si aggirava da quelle parti. Era pericoloso, molto pericoloso. Da quella lontana notte in cui era scappata da Farn, non le era mai capitato di aver paura di morire (non le importava molto di vivere in quel mondo)  e aveva spesso viaggiato di notte da sola. Ma questa volta era diverso. Non poteva permettersi di morire, perchè se fosse accaduto nessuno avrebbe avvisato gli abitanti di Yera del pericolo imminente. Era necessario che arrivasse sana e salva. Forse...forse se non fosse stata da sola...avrebbe avuto più possibilità di sopravvivere se fosse stata attaccata. Non hai mai chiesto a nessuno di accompagnarti...ma che ti succede, Ailyn? Da quando ti abbandoni a queste debolezze? sei debole...debole... . Ma doveva prendere una decisione. E la prese.
Si voltò indietro, e guardò Eric. "Devo andare a Yera, devo avvisare gli abitanti di quel villaggio che i Khai sono in queste zone e che devono stare pronti a difendersi." Si infilò il cappuccio del mantello, per difendersi dal freddo della notte che avanzava. "Da qui sono circa sei ore di viaggio a piedi. Tu dici che abbiamo qualcosa in comune...e forse è vero. Anch'io ho perso qualcuno, molti anni fa, a causa dei Khai....ma non mi va di parlarne. Ho visto che sei abile con la spada...Dunque accompagnami fino a Yera, ho paura di essere attaccata dai Khai e non riuscire a raggiungere il villaggio...e questo non posso permettere che accada. Inoltre anche per te è pericoloso viaggiare da solo in questa zona. In due avremo più possibilità di sopravvivere."
Aveva fatto uno sforzo tremendo per pronunciare "Ho paura". Ma non aveva altra scelta. Ora doveva aspettare la risposta di Eric; ma mentre lo faceva, sentì che la creatura stava sussurrando qualcosa..."Nessuno può cancellare le proprie colpe... perchè non vivo..."; nello stesso momento notò che anche lei era armata. E aveva una spada al neolux. E allora le venne un'idea:in tre c'erano ancora più possibilità di sopravvivenza.
"E anche tu...ragazza...non so quale sia la tua storia, nè dove tu stia andando...ma vale lo stesso discorso che ho fatto a Eric. E' pericoloso viaggiare da soli. E anche io e te abbiamo qualcosa in comune: ci portiamo dietro una colpa. Forse se verrai a Yera con me potrai riscattare la tua."
Non aveva mai fatto un discorso del genere, non aveva mai chiesto aiuto. A nessuno. E ora lo aveva chiesto a due sconosciuti, di cui non sapeva quasi niente. Si rese conto che la vita la stava costringendo a cambiare...e non sapeva se questo le faceva piacere.

+++Eric_Draven+++

aiylin..... eric conoscieva un apersona che si chiamava così questo lo fece pensare ma poi tornò al presente.....yera dici?.... non sono visto bene in quel villaggi...... ma vi darò una mano....... doveva tornare a yera in quella città era un ricercato! aveva commesso qualcosa di terribile non amava perlarne e non voleva che aiylin e la creatura scoprissero troppo su di lui, non voleva avere problemi..... non credo che ci bastino sei ore per arrivare a yera, il bosco è molto inticato e pericoloso, l'ho attraversato più volte....... eric stava aiutando delle person, non gli succedeva da tempo, forse era solo perchè non voleva vedere un altro villaggio distrutto anche se si trattava di yera, non voleva rivivere nuovamnete il suo passato..... in quel bosco non mi preoccuperei troppo dei khai, non sono loro la minaccia maggiore, è notte sarebbe meglio guardarsi dagli alberi....... eric ritornò con la mente all'ultima volta che etrò in quel bosco di notte, c'era qualcosa di srano la natura sebrava viva e così era, una corrente magica aveva dato vita agli alberi e a tutto il bosco, si poteva sentirlo respirare. questa volta doveva attravesare il bosco di freatta, non avrebbe potuto sopportare il peso di altre due vite sulle spalle..... bene allora incamminiamoci, e che nessuna di voi due mi sia di peso, non volgio problemi!... guardò la creatura e disse.... il tuo nome!

Silver Element

#20
Correva...Kire stava correndo in un lungo corridoio in fiamme....sembrava una torre...poi improvvisamente delle guardie gli bloccarono il passaggio...una si avventò contro di lui, ma una ragaza uscita dal nulla gli si parò davanti prendendo il colpo al suo posto...Kire la guardò in faccia....Nooo!! Rena....no!!
Si svegliò di scatto urlando...poi tutto tacque...
Frugò nelle tasche interne della giacca, ma no trovò quello che cercava...tutto era diverso...alla sua vista si presentava una visione distorta della realtà, uno specchio rotto, un mondo incoprensibile, un mondo dove niente e tutto si equivalgono...la sua mente.
Era in una umida cella, probabilmente in una prigione di un castello, ma non avrebbe saputo dire quale...
Quei tizi gli avevano preso la spada...doveva recuperarla; ad ogni costo.
Si avvicinò alle sbarre. Una guardia gli si avvicinò. Cominciò a prenderlo in giro, Kire non ci fece caso. Poco dopo un'uomo avvolto in una tunica bianca gli si presentò davanti alla cella...sorrideva in modo enigmatico
L'uomo aveva dei capelli simili a quelli di Kire...cambiava solo il colore...erano nero corvino.
Fece cenno alle guardie di aprire la cella e disse
-Benvenuto Kire Deathlok...la tua fama è arrivata fino a quì-
Kire sapefa a cosa stava alludendo e ora rammendava persino il nome dell'uomo
Sir Shanazy Lewis Andor. Cavaliere di milizia quelle parolo uscirono amare dalla sua bocca
-Vedo che ti ricordi Kire...-
Avrei preferito dimenticare...
-Non puoi negare il tuo passato, come non puoi negare la morte di...-
Non pronunciare il suo nome. Te lo dico da "amico"...non provocarmi...rischieresti grosso Shan
Shan fece cenno a Kire di uscire.
Kire avava pessimi ricordi di Shan. Erano stati amici d'infanzia, entrambi si erano innamorati follemente della stessa ragazza, Rena Yin. Shan era diventato sin da giovane Cavliere delle truppe armate dell' esericto, Kire invecie era stato scartato alle selezioni...
I due si somigliavano molto, i loro caratteri però erano molto diversi, Shan era un egoista introverso, Kire era altruiste ed estroverso.
-Vieni Kire...ti porterò a fare un giro per il mio castello-
L'uomo dall chima rossa nen era troppo entusiasta dell'idea...ma forse così sarebbe riuscito a fuggire...
...se non hai niente di meglio da fare...
Citazione di: T-Metal
Citazione di: Silver ElementQuindi se dio esiste....vivi il lato Dio della Vita....

Devi smettere di farti le piste di tasti liofilizzati della tastiera  :ph34r:


Selphie(la dea)

Il suo nome... tacque per qualche secondo poi disse:-non ricordo il mio nome, ma da quando sono in queste condizioni mi faccio chiamare Desper.-
sospirò poi riprese:- penso anch'io che proseguire in 3 sia meglio che da soli e non ti preoccupare, grand'uomo....- fece al ragazzo:- so difendermi!- e strinse l'elsa della spada... Il vento era incredibilmente freddo e il cielo sempre più nuvoloso...
"verrà un temporale..." -sarebbe meglio partire subito!- concluse e aspettò una risposta....

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"la morte temuta
la morte maliarda
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Aerith2

Dunque la cosa sembrava decisa: avrebbe viaggiato con quei due. Eric le era sembrato contrariato all'idea di andare a Yera; quando aveva sentito il nome di quel villaggio Ailyn aveva notato che era comparsa una strana espressione sul suo viso... Comunque non aveva detto nulla. Quindi sarebbero andati insieme; anche la creatura (Desper...che strano nome...) era d'accordo. Fu proprio a lei che Ailyn si rivolse.
"Hai ragione, Desper. L'aria si sta fecendo fredda e il cielo sembra carico di pioggia. Faremmo meglio a muoverci."
E iniziò a incamminarsi in direzione di Yera, seguita dai suoi due nuovi compagni. Era strano viaggiare in compagnia. Da un certo punto di vista le dava fastidio...aveva sempre amato la solitudine delle sue lunghe camminate da un villaggio all'altro; erano i momenti migliori per pensare, mentre con quelle persone accanto a lei non riusciva a concentrarsi e riflettere. Eppure c'era un che di rassicurante nella loro presenza. Le venne in mente un proverbio...un detto che aveva sentito parecchie volte,e a cui non aveva mai fatto molto caso. "Chi viaggia con un compagno ha sempre le spalle coperte". Diceva così? O forse diceva qualcosa a proposito dell'amicizia, tipo "La spada dell'amico ti protegge le spalle"...Non lo ricordava precisamente...Ma cosa diavolo stava pensando!!!! Come se quei due strani individui fossero suoi...amici! Erano solo due improvvisati compagni di viaggio, che le erano necessari. Erano con lei per pura utilità. Non fidarti...non fidarti, non fidarti, non fidarti di nessuno, la voce continuava a martellare nella sua mente.
Mentre camminava sentiva come un rumore di qualcosa che si trascinava....Ma cosa...? Poi le venne in mente ciò che aveva intravisto per un attimo quando il mantello di Desper si era sollevato: catene. Enormi e pesantissime catene. Ma perchè se le portava dietro? Quale terribile segreto doveva trascinarsi, insieme a quelle catene. Provò un'immensa pietà per lei, e si voltò a guardarla...Pensò di avvicinarsi a lei, e di chiederle: "Cosa ti è successo? Cosa ti ha ridotto in questo stato miserabile?" Ma non lo fece. In fondo...perchè avrebbe dovuto chiederglielo? Non erano affari suoi...Eppure era tentata di farlo; non sapeva perchè.
E Eric...? Certo anche lui...era strano. Un uomo abituato alla solitudine, che però aveva accettato di accompagnarla. Un uomo freddo...ma cosa si celava dietro quella freddezza? All'inizio le aveva dato fastidio. Tutte quelle parole di disprezzo...rivolte a lei, rivolte a Desper... "Non voglio che mi siate di peso. "Così aveva detto. Eppure era sicura che dietro quelle parole...ci fosse dell'altro. Lo sentiva. Aveva letto nei suoi occhi qualcosa come...una paura di prendersi responsabilità delle vite altrui. Forse anche lui...chissà quale doloroso ricordo si portava dietro. Come lei...
Ma cosa stai pensando, Ailyn, cosa stai pensando! Cosa t'importa di loro, devono solo accompagnarti fino a Yera, che t'importa se hanno sofferto, cosa sono in realtà!Che ti succede!
Si accorse che stava fissando Eric mentre camminava e distolse immediatamente lo sguardo. Non voleva che lui o Desper indovinassero i suoi pensieri. S'impose di pensare solo alla strada che aveva davanti e di mettere da parte tutto il resto. Arrivare sana e salva a Yera. Di questo, solo di questo le doveva importare. Mancavano ancora cinque ore circa di viaggio, e dovevano ancora attraversare il peggio: la foresta.

+++Eric_Draven+++

e così eric era di nuovo in compagnia nel suo lungo viaggio, era la seconda volta che si ritrovava con delle persone a viaggiare, non gli piaceva questa situazione, sperava solo che quelle due ragazze se la sapessero cavare. eric non poteva fare a meno di pensare a yera, ricordava nitidamente ogni cosa, tre anni prima viaggiando per le montagne attorno a yera trò un amuleto, l'amuleto di skors, si diceva che tale amuleto fungesse da protezione contro qualsiasi attacco di khai eric quando lo trovò lo prese senza pensarci due volte ma appena lo fece uno strano uomo forse un eremita lo fermò dicendogli che quell' amuleto non era sicuro da portarsi dietro, eric lo ignorò come al suo solito e proseguì per la sua srada. eric dopo aver preso l'amuleto andò a yera, entò in un bar per prendere qualcosa da bere ma si sentiva stravo, era l'effetto dell'amuleto. eric cominciò a impazzire e a diventare violento uccise sei persone i quel bar poi usci fuori distrusse quel maledetto amuleto e tentò di fuggire dall città ma era tardi tutte le autorità lo stavano cercando per avere salva la vita dovette uccidere alcuni soldati, cercava di non imbattersi in uno scontro diretto voleva solo fuggire ma l'uccisione di quei soldati fu inevitabile. eric fuggì in un piccolo vicolo e si accasciò a terra gravemente ferito, fu trovato da una ragazza allora diciassettenne che lo portò in casa sua. eric si svegliò in un letto quella ragazza era li accant......finalmente ti sei ripreso..... disse lei, eric alzo la testa e gli disse..... qual' è il tuo nome?...........jasmine..... rispose la ragazza.

E:grazie jasmine per avermi salvato, ma perchè l'hai fatto?
J:ti ho visto in difficoltà, mi è sembrto giusto farlo....
E:forse meritavo di morire, non di essere salvato
J:non dire così
E:lo dici solo perchè non sai cosa ho fatto
J:si che lo sò, tu sei l'assassino del bar
E:non era mia intenzione farlo, un a-am-amuleto, non è colpa mia, forse non mi crederai
J:io ti credo
E:gezie jasmine
J:e il tuo di nome?
E:eric draven
J: non è sicuro che tu rimanga quì eric devi andartene non devi più farti vedere
E:me ne vado subito

eric ringraziò jasmine, gli disse che non sarebbe ritonato e se ne andò. eric da allora non era mai tornto a yera sulla sua testa c'era una taglia di 80000 corone d'oro. perchè stava tornando a yera? forse era giunto il momento di fare i conti con il suo passato che aveva cancellato e ora riaffiorava: sperava solo che nessuno lo avrebbe riconosciuto, in fondo erano passati tre anni. mentre camminava con le due ragazze non poteva fare a meno di pensare a tutto ciò ma una cosa lo distolse dai suoi pensieri, la foresta, erano arrivati.

Selphie(la dea)

Desper si guardava intorno, sapeva che nascosti nel buio c'erano decine di khai.
Poteva percepire la loro presenza, essendo per metà khai. Stringeva forte la sua spada, pronta ad attaccare qualsiasi cosa orrenda che le si piazzasse davanti.
"Che rumore che fanno le mie catene!" pensò "non ci avevo mai fatto caso... Spero di non essere troppo rumorosa e se anche lo fossi giuro che il primo khai che mi trovo davanti lo maciullo!!!" sospirò.
Faceva molto freddo, stava per piovere e lei viaggiava con 2 compagni di cui sapeva a malapena il nome... "buffo" pensò.
Il viaggio continuava in silenzio quando dal folto degli alberi uscirono 3 khai...
"ma guarda un po'!" si disse, estrasse fulminea la spada e si lanciò su uno dei khai.
Lo colpì con fendente al bacino e lo fece cadere con uno sgambetto, roteò la spada e gli moncò la testa. Si risistemò e si voltò verso gli altri, per vedere a che punto erano.

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"la morte temuta
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Silver Element

Kire e Shan salirono delle lunghe scale. Arrivati in cima si ritrovarono in un ampio spazio, sembrava quasi un laboratorio. Macchinari d'avanguardia, macchine tecnologicamente avanzate, e molte parsone che lavoravano e correvano in giro senza sosta.
Quel posto era angosciante. Intravide dall'altra parte dell'amio salone due spade...erano identiche...una era la sua.
-Bello vero?-
-Cosa? Piuttosto dimmi dove siamo...-
-Siamo nel mio castello...a qualche migio dal villaggio di Yera- Shan scoppiò in una fragorosa risata
Kire non ne era sorpreso, aveva sempre sospettato che l'uomo fosse malato di mente.
Shan si sipostò verso la bacheca dove erano appoggiate le due spade. Ora che era vicino Kire notava alcune differenze, riconosceva la sua spada.
-Guarda...ora faremo un esperimento...-
-Cosa stai blaterando...di che esperimento parli...-
-Modificherò la struttura delle due spade infondendo in una i poteri della luce e nell'altra quelli dell'oscurità-
-Ma esiste già il neolux...-
-Quello è solo un metallo di scarto, una risorsa temporanea...ma con queste due spade...niente potrà più ostacolare i nostri piani....-
Terminò con un'altra risata diabolica.
L'esperimento cominciò....sebrò un durare in eterno. I colori nella stanza si alternavano, come se ci fosse un arcobaleno. Poi una luce accecante.
Le spade erano ancora li...identiche tranne per la lama. La prima aveva una lama bianche, brillante, come il sole; l'altra aveva una lama scura quasi viola, che non manteneva una forma stabile, mutava in continuazione.
I pensieri nella mente di Kire scorrevano come un fiume in piena...Devo prendere tutte e due le spade e scappare da quì...è troppo pericolosa lasciarle a Shan e ai Maghi di Zael si guardò attorno e vide una finestra...mi spiaccicherò...ma è la mia unica possibilità
Respirò profondamente. Si tolse la giacca nera, si sciolse i capelli. poi si girò verso Shan e disse
La tua ospitalità lascia a desiderare vecchio mio...  Quindi....io me ne vado!
Scagliò una magia elementale su Shan e le guardie, che colte di sorpresa non riuscirono a difendersi.
Kire corse verso le spade, ruppe la vertina, avvolse la spada di luce nella sua giacca e se la legò a tracolla, prese la spada i tenebra in mano tenendola pe il manico. Corse fino alla finesta e...si gettò.
Cadde per circa due metri, non era tanto, am quanto bastava per rimanere ferito dalla caduta...corse, corse...e consinuò a correre in direzione di Yera
Citazione di: T-Metal
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+++Eric_Draven+++

il bosco era frddo e umido i khai erano ovunque si poteva sentire il loro rivoltante odore, eric faceva strada visto che conoscieva bene quel posto. prima o poi qualche khai sarebbe saltaro fuori per attaccarli, era inevitabile ma non era affatto un problema lui temeva gli alberi, i millenari protettori della foresta, gli alberi non amavano gli intrusi e se qualcosa fosse andato stornto non avrebbero esitato ad attaccare. eric sentì un rumore alle spalle, si girò di scatto e vide tre khai, uno attacco desper un altro la maga e il terzo si dirigeva verso di lui. eroc rimase immobile mentre il khai si avvicinava, l'ignobile creatura gli si portò di fronte con tutta la sua possenza e gli ringhiò in faccia, eric non batte ciglio. il khai elzò una zampa per colpire eric ma lui schivò il colpo come se nulla fosse, il khai stizzito tentò di colpire eric con un colpo di coda raso terra eric lo saltò poi con la solida freddezza prese la spada e con uno scatto andò sotto il collo del khai e li colpì a morte passandolo da parte a parte, estrasse la spada e la rimise dietro la schiena.

Silver Element

#27
Correva...stava correndo a perdifiato. il villaggio non era lontano ma si sentiva già stanco. La sua mente vagava, era stordito, la sue gambe si muovevano per forza d'inerzia. Qualcosa lo rendeva debole...La spada... si disse tra se e se....lei ti sta rendendo debole, ti sta privando delle energie...
Non poteva gettarla via, non poteva permettere che i Maghi di Zael le trovassero e la usassero per i loro sporchi lavori...Pensa Kire, pensa... ma nonostante tutti i suoi sforzi la sua mente si rifiutava di collaborare.
Ho trovato; il fuolard!! srtappò via il foulard dalla manica d se lo legò alla mano sino a formare un rudimentale guanto...speriamo che isoli almeno in parte la spada.....
Era quasi arrivato...alla sua destra c'era un bosco...a sinistra c'era il villaggio...
Avrebbe voluto correre fino al villaggio, ma non riuscì a muoversi. Svenne.
La sua mente rimase vigile per alcuni secondi ancora Spero che qualcuno mi trovi, prima che arrivino quelli di Zael oppure dei Khai...allora serebbe davvero la mia fine...
Citazione di: T-Metal
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Aerith2

Erano usciti fuori all'improvviso; tre Khai li avevano attaccati. Meglio...non avrò più tempo per fare stupidi pensieri. E ora vedremo se viaggiare in tre è stata una buona idea o no. Non aveva mai combattuto contro dei Khai, ma non le importava; non aveva paura. Non poteva averne, e doveva vendicare gli abitanti di Galahi. Eric e Desper se la cavavano bene; l'uno era rimasto immobile ad aspettare le mosse del suo avversario, l'altra si era lanciata all'attacco in maniera fulminea. Ailyn vide il terzo Khai avvicinarsi a lei. Sapeva di non avere la forza di Eric e l'abilità di Desper con la spada, quindi doveva giocare sul suo punto forte: la rapidità. Il Khai si lanciò su di lei: lei schivò di lato con un balzo e una capovolta e si rimise in piedi alle sue spalle. Nella sua mente iniziò a tessere l'incantesimo di invisibilità. Il Khai si voltò...la vide...e poi non più. Il suo non era un incantesimo potente, e con persone dotate di poteri magici non funzionava...non sapeva se avrebbe avuto effetto su un Khai, ma a quanto pareva sì, dal momento che non riusciva a vederla. Muovendosi con estrema rapidità ( quanto poteva durare l'incantesimo? Era da così tanto tempo che non lo usava...) gli fu di nuovo alle spalle, estrasse il pugnale e glielo piantò nella nuca. Il Khai emise un verso spaventoso. Eppure non era morto. Ailyn lo colpì di nuovo, questa volta alla schiena, e il Khai si accasciò a terra. Allora la vide e lei se ne accorse (devo perfezionarmi, è durato troppo poco, troppo poco...se fossero stati in due contro di me non ce l'avrei fatta...), ma per lui era troppo tardi, Ailyn gli piantò la piccola lama al neolux nel cuore ( o almeno nel posto in cui credeva che ci fosse il cuore) e fu finita. Dunque...hai vinto. O così sembra. Ma non aveva tempo per mettersi a pensare. Eric e Desper avevano finito i loro avversari senza troppi problemi (hai avuto una giusta intuizione, sono degli ottimi compagni) e stavano pulendo le loro spade. Ailyn fece altrettanto con il suo pugnale. Era quasi sicura che non avrebbero subito altri attacchi dei Khai; il bosco giungeva al termine.
"Siete feriti?" chiese quasi automaticamente agli altri due. Era la domanda che un guaritore doveva sempre fare al termine di una battaglia. Ma le sembrava che nessuno dei due lo fosse. Ma...c'è qualcuno che si lamenta...lo sento...sta soffrendo...devo andare da lui. Forse è stato ferito dai Khai ( e allora in questo caso...devi ucciderlo...) Non capiva se sentiva quei lamenti con le orecchie o con la mente. Non sapeva se anche Desper e Eric li sentivano. Ma disse senza esitazione: "C'è qualcuno che è in pericolo. Io vado a vedere, sono una guaritrice ed è il mio compito curare i feriti. Spero che mi accompagnerete, se ci fossero dei Khai o qualche altra creatura maledetta io...avrò bisogno delle vostre spade" e si mosse senza guardarsi indietro, verso il margine del bosco. Non voleva sapere se Eric e Desper la stavano seguendo. Forse avevano deciso di seguire ognuno la sua strada. Ma lei doveva comunque andare.

reverendo wolfwood

Percorreva una strada a lui ignota costeggiando il fiume, ma era sempre meglio che vagare a caso dentro la foresta dove la visuale era notevolmente ridotta.
L'aria era umida e le ossa ne risentivano abbondantemente, di certo costeggiare il fiume non era una buona idea con quel tempo, ma era l'unica cosa a cui aveva pensato per ora.
La notte stava arrivando, doveva trovare un riparo, nei dintorni nulla solo una piccola collina davanti a lui. Il passo si fece sempre piu pesante e improvvisamente tornarono quelle voci a tormentare la sua esistenza.....
[ihihihihihih....... bravo ragazzo...... AHAHAHAHAHAHAHAH] (........) [cosa hai moccioso, hai paura? AHAHAHAHAHAHAH] {..........combatti...............sei il solo.......................nuova era.......................} (cosa volete da me, CHI SIETE!) la sua mente venne avvolta dal vuoto, all'improvviso una nuova inquetante voce si fece strada attraverso il silenzio, giunse tagliente come a voler far scoppiare il cranio. $kusn kranbe gharew tarkarn..... KARARKARN!!$ una frase che fece arrestare il suo viaggio.... *Altri arriveranno a pretendere il tuo sangue..... IL MIO SANGUE!!* divenne sempre più opprimente
$kusn kranbe gharew tarkarn..... KARARKARN!!$ $kusn kranbe gharew tarkarn..... KARARKARN!!$ $kusn kranbe gharew tarkarn..... KARARKARN!!$
Attanagliato da questa cantilena si sentiva debole e stava chinandosi al suolo, stava per perdere i sensi, stava.....
#Non ti ho creato affinche fossi debole! rialzati!#
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH" un urlo, le mani che stringono sulla tempia quasi a voler far uscire forzatamente tutto cio che è al suo interno, e poi di nuovo il silenzio. Kragh affannato si rialza da terra e riprende il viaggio, nell'aria oltre alla persistente umidità ora avverte qualcosa di diverso, odore di morte..... odore di khai! Affretto il passo, vide in lontananza un piccolo villaggio; mentre proseguiva verso di esso le sue lame iniziarono a risplendere, quasi a voler chiamare qualcosa... qualcuno.....
Il suo sguardo venne attirato dalla vista di un uomo non molto distante dal villaggio, accasciato al suolo, più si avvicinava e più le lame emettevano bagliore.
decise di controllare, seppure con sospetto di cosa si trattava..


CitazioneApelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo e tutti i trentatre trentini andarono a Trento per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo che serviva a non far disarcivescostantinopolizzare l'arcivescovo di Costantinopoli dato che si voleva disarcivescostantinopolizzare dopo aver saputo che la sua capra è crepata sotto la panca per rifugiarsi dalla battaglia di tre tigri contro tre tigri
Citazionema come possono multare chi scarica film! mica è pirateria o altro. la cosa è perfettamente legale se non non ci sarebbe.
CitazioneOgni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia e si overbuffa. Cosi lo mette in culo al leone *_*
Citazione di: Omega69Comunque ho scritto una cazzata e me ne assumo la colpa

KAZE WA MIRAI NI FUKU


...Ci sono un pò di T e di Zaku in ognuno di noi...