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Terra di Confine

Aperto da Silver Element, 9 Aprile 2006, 09:59:25

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Silver Element

#15
A Veht scappò un lieve sorriso a sentire tutte le domande del vecchio. Ma rispose solamente ad una delle molte
-Già Zacharia, mi sembra di ricordarmi di te. Eri un amico dei miei genitori, ed al tempo io avevo solamente tre anni-
Guardò verso l'accampamento
-Riguardo alle altre domanda...sarà un po'più difficile rispondere, dato che mi stai chiedendo di riassumere metà della storia di Edri, dato che è qui che siamo- disse mentre sia ddentravano nel campo
-Questi "zotici" come dici tu sono i superstiti di uno scontro aereo...- disse Veht
Illustrò poi al vecchio che cosa stava esattamente accadendo su Edri. Spiegò chi fossero gli Otreani e tentò anche di spiegargli brevemente la conformazione geografica di Edri.
La notte era nel frattempo calata. Veht disse al vecchio qual'era la sua tenda, e poi Veht sia vviò evrso al sua.
Citazione di: T-Metal
Citazione di: Silver ElementQuindi se dio esiste....vivi il lato Dio della Vita....

Devi smettere di farti le piste di tasti liofilizzati della tastiera  :ph34r:


NeMo

#16
Zacharia era molto stanco. Aveva ascoltato attentamente quello che Veht gli aveva detto (seppure il giovane non gli riportasse nulla alla mente), e aveva appuntato i principali dettagli e avvenimenti sul suo librone. La quasi totalità delle informazioni non gli diceva nulla, ma era comunque interessato. Tuttavia, era pur sempre un vecchio, e il suo corpo si stancava molto più velocemente rispetto agli altri. Così, additato e deriso dai soldati del campo, salutò Veht e andò a riposarsi.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di internet che in queste ore dramatico c'è grosse crisi! Qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra! Ti chiedi come mai, come dove nel mondo? Dove chi? Perchè quando? Chi le sa le risposte? Ti chiedi quasi quasi i miracoli nel buio. Ma la risposte non le devi cercare fuori. La risposte è dentro di te. E però è sbagliata."
God 87, Great Sephiroth and NeMo are proud to present:

"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."
"Oh, piantala."
"Vorrei solo dare un occhiata in giro."

T-Metal

#17
Un giorno prima, a Midovir, un ragazzo, in compagnia del suo lupo era riuscito ad entrare senza problemi. La città era grande e la gente era tutta in movimento, come se fosse spaventata da qualcosa...
Mentre Vahn si rigirava a bocca aperta per le tantissime costruzioni a lui sconosciute presenti in quel luogo la gente portava grandi pacchi con se, molti chiusi molto alla buona, come se fossero stati fatti di fretta.
Una donna correva portando delle damigiane da un braccio e un pacco abbastanza pesante dall'altro, tanto che gli cadde rumorosamente a terra.
Vahn le si avvicinò e rimase ad osservarla con molto interesse.
<<Cosa vuoi giovanotto?>>
<<Giovanotto?>> Disse lui fissandola negli occhi.
<<Si, si, tu. Cos'hai da guardare?>>
Il giovane provò a toccare lo scatolo caduto a terra con fare dubbioso con l'indice e la vecchia gli si parò davanti. Vahn chiese infine:
<<Cos'è?>>
<<Ma come non lo sai? Sei straniero, vero?>> Disse la signora accorgendosi che il piccolo lupo le stava annusando le damigiane che lei aveva posato a terra.
<<Kilkan, vieni.>> Disse pazientemente Vahn.
<<Ah, è tuo. Comunque faresti meglio ad andartene pure tu... A quanto si dice gli umanoidi otreani hanno intenzione di conquistare questa città.>>
<<Conquistare?>>
<<Si, questo posto gli interessa molto, hanno bisogno di un avamposto sul mare... Dio solo sa che intenzioni hanno... Già che ci sei, dammi una mano a portare quel pacco al porto delle navi.>>
<<Quel coso rettangolare lì?>>
<<Si, andiamo.>>
Il giovane se lo caricò sulle spalle con estrema facilità e disse a Kilkan di seguirlo: <<Stiamo per scoprire cos'è un 'porto'!>>
La vecchia lo guardò sconcertata e disse: <<Avevo capito che venissi da lontano, ma non credevo da così lontano.>>

Quando cominciarono a camminare, Vahn notò che la maggior parte della gente, che a lui continuava ad apparire sempre più interessante, si dirigeva tutta nella loro stessa direzione, ed ognuno portava qualcosa.
Il giovane infine vide il porto: un'immenso luogo da dove immensi oggetti con scritte sopra inglobavano tutta questa gente con i pacchi e bagagli.
<<Quella è la nostra.>> Disse la signora indicando uno di quei enormi marchingegni. Sulla fiancata compariva una scritta enorme. Riuscì a leggere 'Livya'. Gli venne in mente a quando sua madre gli insegnò a leggere... 'Anche se per ora siamo rinchiusi qui devi comunque imaprare', diceva.
La donna riprese a camminare e Vahn la seguì silenzioso osservando tutto quello che gli accadeva attorno.
Arrivarono ad una scalinata e la signora rimase a parlare con un tizio accanto alla porta della nave:
<<Prego signora, il ragazzo è con lei?>> Disse il tipo indicando Vahn
<<Mi sta aiutando a portare i bagagli.>>
<<Va bene.>>
<<'Bagaglio'?!? Bagaglio a chi? Non mi piace come suona questa parola!>> Sbraitò d'improvviso Vahn.
Il tipo e la signora rimasero in silenzio ad osservare il ragazzo non avendo la minima idea di che cosa stesse dicendo, mentre Kilkan abbaiava in direzione del tizio accanto all'entrata.
Poi d'un tratto la signora disse: <<Cammina giovanotto, non è il momento di scherzare.>>
Così dicendo la donna entrò nella nave e Vahn la seguì dubbioso dicendo ancora pazientemente a Kilkan di stare calmo.
Camminarono per parecchi corridoi in mezzo a gente piena di bagagli e pacchi. Intere famiglie disperate e dispiaciute di abbandonare il loro luogo di nascita.
<<Siete tutti tristi... Sorridete!>> Disse Vahn alla donna, guardando i volti della gente. Il lupetto li seguiva silenzioso.
<<Non è facile, ragazzo, non tutti sono abituati a viaggiare ed abbandonare tutto...>>
<<Ma io viaggiando sto imparando tanto... Ho conosciuto anche persone come te.>> Disse lui con un sincero sorriso sul volto. La donna si fermò e lo guardò sul viso. L'espressione innocente di Vahn la sciolse.
<<Sei così innocente figliuolo...>>
D'improvviso Kilkan cominciò a correre verso un corridoio e Vahn lasciò lo scatolo e cominciò a rincorrere il lupo urlando <<Arrivederci, signora!>>

Vahn riuscì a stare dietro il lupacchiotto che s'infilò il un'apertura.
<<Hai sentito l'odore di cibo?>> Chiese il ragazzò infilandosi anche lui nell'apertura.
Una volta dentro trovò Kilan a cuccia scodinsolante che lo fissava e tutta una serie di dischi dentati incastrati che giravano incastrati fra di loro.
<<Chissà cosa sono...>> Si chiese il ragazzo sedendosi accanto al piccolo di lupo, poi sentì una voce provenire fuori dall'apertura:
<<Ehi! Chi ha lasciato aperto il portello del motore dell'ala 7?>>
Il portello si chiuse ed il ragazzo rimase in silenzio. Sentì Kilkan leccargli la mano poggiata a terra.
<<Anche io ho fame...>>
Il lupo gli salì sulle ginocchia e Vahn prese ad accarezzarlo dicendo:
<<Per adesso ho anche sonno... Dai, magari domani troviamo del cibo.>>
Così dicendo Vahn si addormentò e la nave partì, ignara dell'attacco che avrebbe subito da un'altra nave Otreana, nelle terre di Edri...

Silver Element

#18
Veht fu svegliato dalla luce che filtrava dalla finestra aperta.
l'aria mattutina erafrizzante, ma al campo erano già tutti all'opera. I soldati sia llenavano, alcuni civili parlavano tra di loro ed altri ancora passeggiavano.
Veht intravide Reymond che parlava con alcuni soldati.
si guardò attorno epr cercare Zacharia, ma non lo vide
Forse è ancora a dormire... pensò
Mentre sia ggirava tra gli "abitanti" del campo si imbattè in alcune vecchie conoscenze, trovò un paio di Soldati di Edri con i quali aveva combattuto in una delle molte battaglie contro gli Otreani.
Mentre parlava con un soldato, gli si avvicinò Reymond e lo sottrasse dalal conversazione per chiedergli delle cose
-Ho saputo che c'è un mago nel nostro campo, e che pensa di essere Zacharia Volantus Nemo-
-Vero- disse freddo Veht
-E'davvero lui, oppure è solamente un pazzo che si diverte con scherzi inutili?-
-Sono socuro all'ottanta epr cento che sia davvero quel Zacharia-
-Quindi anche tu nutri dei dubbi...-
-Si, ma sono infondati. Sembra che abbia un amnesia, forse a causa dell'età. Rimarrà con me per ora, e garantirò la sicurezza, che sia davevro Zacharia Volantus Nemo o meno-
-Perchè fai questo? Si dice che tu non sia troppo, "socievole"- ribattè Reymond
-Lo faccio per scoprire cosa è accaduto quella votla nella battaglia in cui era coinvolta la Squadra Magica di Edri-
Reymond fece un cenno d'assenso con il capo e poi salutò Veht.
Si sedette ad osservare i soldati che si allenavano, con la testa immersa in rilessioni sugli ultimi eventi
Citazione di: T-Metal
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NeMo

#19
Zacharia si risvegliò nel mattino inoltrato. Si rivestì e uscì dalla tenda.
Rimase ad osservare il luogo per qualche momento. Chiese al primo soldato nelle vicinanze dove mai si trovasse, ma questi fece una risatina e se ne andò, causando il disappunto del vecchio.
Zacharia chiese a qualcun altro, ma invano. Si rassegnò quindi a curiosare nei dintorni, sperando di capire dove fosse. Aggirò i resti della nave, dalla parte opposta del campo, ma si fermò improvvisamente quando sentì un rumore sordo provenire da ciò che rimaneva del vano motore.

Ci pensò su, ma poi dimenticò cosa stava pensando e fece per andarsene, quando il rumore si ripetè.

Allora decise di indagare. Formulò un incantesimo, ma a metà sbagliò le parole e un gatto viola gli si materializzò sulla spalla. Lo mandò via, decidendo di non ricorrere alla magia, e, con il suo bastone, fece leva su una piastra, che si sollevò... mostrando, al suo interno, un giovane e un cucciolo di lupo, entrambi molto pelosi. Il lupacchiotto, nel sonno, agitava di tanto in tanto la zampa posteriore, facendola sbattere lievemente contro la lamiera. Il ragazzo, invece, era immobile. Zacharia lo credette morto.
Il vecchio non sapeva cosa fare... d'istinto, con il bastone, prese a punzecchiare il ragazzo, ficcandogli la punta ora nella guancia, ora nell'occhio, ora nel naso.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di internet che in queste ore dramatico c'è grosse crisi! Qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra! Ti chiedi come mai, come dove nel mondo? Dove chi? Perchè quando? Chi le sa le risposte? Ti chiedi quasi quasi i miracoli nel buio. Ma la risposte non le devi cercare fuori. La risposte è dentro di te. E però è sbagliata."
God 87, Great Sephiroth and NeMo are proud to present:

"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."
"Oh, piantala."
"Vorrei solo dare un occhiata in giro."

T-Metal

#20
Vahn aveva sempre avuto il sonno pesante, e di rado veniva svegliato da interventi esterni. Quella volta, come sempre, avrebbe fatto fatica a svegliarsi se non fosse stato per una fastidiosa sensazione al volto... Non poteva essere Kilkan, sarebbe stato più delicato piccolo com'era. Il lupetto inoltre si era svegliato per l'improvvisa luce entrata nel luogo in cui dormivano e probabilmente stava annusando qua e là.
Vahn aprì un occhio e vide in controluce una sagoma curiosa che con un bastone lo stuzzicava sul viso, ma aveva ancora sonno per svegliarsi e focalizzare, così di tutto punto prese con un braccio il bastone e lo lanciò abbastanza lontano. Non riuscì a capire come potesse aver reagito la sagoma perchè si era subito rigirato dal lato opposto alla provenienza della luce tentando di riaddormentarsi.
I suoi tentativi di sonno erano vani perchè improvvisamente sentì un leggero tonfo e qualche piccola abbaiata di Kilkan. I giovane si mise a sedere e stropicciò i suoi occhi stanchi quanto bastava per accorgersi che il lupacchiotto abbaiava soddisfatto di aver riportato il bastone lì vicino...
<<Kilkan, non volevo giocare...>> Disse infine Vahn, poi volgendo lo sguardo verso la sagoma potè riconoscere i lineamenti di un vecchio che lo guardava a metà fra il disappunto e la curiostià.
Rimase a fissarlo, poi disse dubbioso senza alzarsi:
<<Quanto sei rugoso, persino le rocce di casa mia sono meno ruvide di te... Hai del cibo? Abbiamo fame.>>

NeMo

#21
Zacharia stava per infuriarsi nel vedere che quello che credeva un cadavere gli aveva strappato via il bastone... ma non potè trattenere un largo sorriso quando vide il cucciolo di lupo riportarglielo subito dopo. Gli carezzò il muso e rispose al giovane, ridacchiando.

<<Io ho tutto quello che vuoi, mio giovane amico. Posso fare qualsiasi cosa. >> ci pensò su. <<No, la carne di gatto viola non penso vada bene per te. Forse vuoi della carne? Del pesce? O forse qualcosa di specifico? Non so, pollo? Cane caldo? E da bere? Vino? Nettare?>>
Si fermò un attimo e poi urlò <<TI SEMBRO FORSE UNA LOCANDA, PICCOLO... PICCOLO...>>

Il suo sguardo si spense del tutto. Rimase immobile a fissare il vuoto per una decina di secondi... quindi il suo sguardo si riattivò e si fermò sul giovane. Il vecchio sussultò.
<<E tu chi sei?>> domandò, curioso e sorpreso.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di internet che in queste ore dramatico c'è grosse crisi! Qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra! Ti chiedi come mai, come dove nel mondo? Dove chi? Perchè quando? Chi le sa le risposte? Ti chiedi quasi quasi i miracoli nel buio. Ma la risposte non le devi cercare fuori. La risposte è dentro di te. E però è sbagliata."
God 87, Great Sephiroth and NeMo are proud to present:

"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."
"Oh, piantala."
"Vorrei solo dare un occhiata in giro."

T-Metal

#22
Vahn scrutò in silenzio per un attimo il vecchio, poi d'improvviso disse sorridendo:
<<Io sono Vahn Melchiorum! Mamma mi chiamava Vahnatiel.>>
Il cucciolo saltellava qua e là giocosamente, le carezze del vecchio probabilmente gli avevano fatto molto piacere, così prese a mordicchiare la punta del bastone.
Il ragazzo si alzò per osservare meglio la persona che gli stava di fronte, poi, chiamando a se Kilkan disse: <<Senti, Locanda, mi sai dire quindi dove trovare del cibo?>>

Silea

#23
"ma pensa te... chi è sto tizio? Mi aiuta... grazie tante, ma forse non lo sa che se mi torcono un capello io posso torcergli la testa a quegli stupidi umani con un semplice gesto..." pensò Lilith seguendolo, l'espressione del suo viso non lasciava trasparire minimamente quello che pensava "e poi perchè mi vuole aiutare?" pensò ancora "e perchè diavolo non vuole dirmi il suo nome?".
Dopo molto silenzio tra i 2 lei parlò:-senti... io ti ringrazio se mi vuoi aiutare, ma credo che un minimo di educazione sia necessaria... dunque mi dici come ti chiami?- chiese con la sua solita espressione innocente.
[img]http://www.cartolinemusicali.net/files/il%20corvo/cartoline5.jpg" border="0" alt="" /]
[img]http://cof.rockmetal.art.pl/images/galeria/54.jpg" border="0" alt="" /]

"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

+++Eric_Draven+++

"educazione? beh accontentiamola..." pensò Kemos, poi si voltò verso la ragazza che continuava ad avere un'espressione terribilmente innocente, il ragazzo piegò leggermente la testa in basso per avvicinarsi di più al viso di lei, poi parlò "sono Kemos, vengo da Selimir, da nord, vicino alla terra dei demoni, ora sai chi sono, se questo può farti stae più tranquilla" Kemos non sorrise ma fece uno sguardo premuroso verso la ragazza, poi si voltò l'osteria era quasi completamente deserta ora, c'era solo un vecchio che mangiava da solo ad un tavolo, poi vide la cameriera che lo aveva servito poco prima, staa litigando col prorpietario, riusciva perfettamente a sentire tutto
PRORPIETARIO: non dovevi lasciare andare via quel tizio così, i soldi non crescono sugli alberi capito?
CAMERIERA: che dovevo fare?! e poi mi avrebbe detto che sarebbe tornato!
PROPRIETARIO: e tu tu fudi?! non l'hai visto era un delinquente! ma cosa credevi?
CAMERIERA: mi dispiace!
PROPRIETARIO: ah ti dispiace?! ti dispiace!?
CAMERIERA: ma io...
Kemos sapeva che staano parlando di lui, era in troppo chiaro, guardò la ragazza accanto a lui "scegliti un tavolo e aspettami seduta li arrivo tra pochi istanti poi parleremo sul da farsi" disse kemos, poi si avvicinò alla cameriera e al proprietaro che ancora litigavano, poggò pesantemente la mano sul bancone e i due smisero di litigare e lo guardarono "ah sei tu!" disse il proprietario con tono stupito quento stizzito "ecco questo è il paitto e questo il bicchiere" disse Kemos appoggiandoli sul bancone, poi fgugò in tasca "sono tre tarie giusto? eccone otto, ora portami un pasto completo e nutriente, subito!" il proprietarò lo guardò con aria un po intimorita per il suo fare arogante e sicuro di se poi rispose con aria un po timorosa "ecco a voi è appena uscito dal forno!" si vedeva che quell'uomo faceva tanto il gradasso con la cameriera me era terribilmente spaventato dalla presenza di Kemos "mi racomando, stai attento a come trattano questa ragazza qui dentro" disse in fine Kemos poi prese il piatto col pasto e si avvicinò al tavolo dove si era seduta la ragazza demone, le posò il piato davanti e si sedette di fonte a lei, si accese una sigaretta e poi parlò "forza mangia, sembri affamata"

Silver Element

I soldati di Reymond si allenavano bene, anche se per certi forse non era al cosa migliore il combattimento.
Più volte qualche soldato, sopratutto quelli più esperi gli chiese di confrontarsi con lui, ma Veht rispose sempre un secco no.
Preferiva mantenere le forze per un eventuale scontro con un gruppo di Otreani.
All'ora di pranzo Zacharia ancora non si era fatto vivo
Forse dovrei andare a cercarlo... penso, ma poic ambiò subito idea.
Si diresse verso al mensa del campo e consumò il suo pasto in disparte.
Dopo pranzo accadde qualcosa che destò l'interesse di Veht. Mentre stava guardando verso la zona delle grotte, si accorse di qualcosa di strano. C'era qualcosa che si muoveva tra l'erba.
Un sorriso gli solcò il volto.
Finalmente! pensò mentre si dirigeva verso la tenda di Reymond
-Stanno arrivando, chiama le tue truppe in campo- disse Veht rivolto al Capitano
-Chi sta arrivando?- disse lui stupito
-Gli Otreani!-
-Dannazione e sei felice?- disse Reymond con una punta di rammarico
-Esatto! Io vivo per lottare!-
Uscì a velocemente dalal tenda e senza attendere l'arrivo dei soldati si fiondò a spada sguainata verso il piccolo gruppo di guerieri Otreani.
Citazione di: T-Metal
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NeMo

Zacharia, divertito dall'ingenua innocenza del ragazzo, gli sorrise. Tra l'altro, quel giovane aveva un'aria familiare.
<<Certo, figliuolo. Stà attento. E molla!>> esclamò, tirando il bastone finchè il cucciolo di lupo non lo lasciò per poi saltellare attorno alle gambe del vecchio.
<<Dunque... doveva essere pressappoco così.>>
Zacharia tossì, quindi, agitando il bastone e tracciando dei cerchi mistici nell'aria, pronunciò alcune parole magiche. Dal nulla, sospeso nel vuoto davanti al ragazzo, comparve un piatto ricolmo di carne arrosto, insalata e degli strani, viscidi vermi neri.
<<Ecco fatto, ragazzo. Mangia pure tutto. Ma non so quanto ti convenga mangiare quei cosi luccicosi. Non so cosa siano.>>

Mentre i due esseri pelosi divoravano la carne, Zacharia si guardò attorno. Era certo che, dopo il suo incantesimo, l'aria si era fatta più pesante. Erano passati alcuni minuti, quando il lupacchiotto puntò una zona imprecisata nell'erba e lui, incuriosito, si volse e intravide dei movimenti nell'erba.
Velocemente, tirò fuori il suo libro e lo sfogliò.
<<Mmm... Veht... e chi sarebbe questo Veht? Comunque... a quanto pare siamo in guerra. Otreiani... mah.>> borbottava tra sè e sè.
<<Fai silenzio, ora, chiunque tu sia.>> disse, rivolto al ragazzo. <<Ora farò un incantesimo di rivelazione per vedere se nell'erba si nascondono dei nemici. E' importante che io mantenga la massima concentrazione possibile.>>
Zacharia ripose il libro e formulò il suo incantesimo. Tuttavia, verso la fine si bloccò. Non ricordava l'ultima parola... qual'era? Sì, probabilmente era Metiah!
<<...Metiah!>>, urlò, alzando il bastone al cielo.

Dapprima non si vedevano risultati. Il vecchio rimase immobile, i capelli al vento e il bastone elevato al cielo. Stava per dire di aver sbagliato qualcosa, ma poi, sopra di loro, il cielo si fece rosso... le nubi si raccolsero in vortici... e, dai vortici, cominciarono a cadere, sul suolo davanti a lui, delle grosse meteore nere, che al contatto con il suolo esplodevano sbaragliando decine di soldati Otreiani nascosti nella vegetazione. Un esperto di magie avrebbe riconosciuto l'incantesimo "Sciame di Meteore", una magia dei livelli più alti, che pochissimi maghi al mondo erano capaci di formulare.

<<No, forse era Naliah>>, disse, grattandosi il mento, mentre una meteora scendeva nel punto in cui lui, il ragazzo e il lupacchiotto si trovavano.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di internet che in queste ore dramatico c'è grosse crisi! Qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra! Ti chiedi come mai, come dove nel mondo? Dove chi? Perchè quando? Chi le sa le risposte? Ti chiedi quasi quasi i miracoli nel buio. Ma la risposte non le devi cercare fuori. La risposte è dentro di te. E però è sbagliata."
God 87, Great Sephiroth and NeMo are proud to present:

"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."
"Oh, piantala."
"Vorrei solo dare un occhiata in giro."

Silver Element

Veht correva velocemnte tra l'erba. La spada fremeva nella sua mano destra, aveva sete di sangue.
Si avvicinò ai soldati Otreani e ne uccise qualcuno con un singolo colpo di spada.
I movimenti di Veht erano veloci, ma non abbastanza, poteva dare molto di più, ora stava solamente giocando con loro
-Pensavo che foste più forti di così- esclamò ridendo
Sentì qualcosa muoversi alle sue spalle. Si tuffò lateralmente ed evitò di essere trafittod a una lancia.
Non sono molto veloci, posso farli fuori in poco tempo pensò
si allontanò dal gruppo di soldati ancora vivi e si preparò epr attaccarli, ma improvvisamente accadde qualcosa di inaspettato.
Il cielo divenne rosso e delle meteore caddero dall'alto, uccidendo molti soldati otreani.
Sciame di Meteore? Dev'essere opera di Zacharia pensò
La batatglia però era appena iniziata. Quella che avevano appena sconfitto era solo l'avanguardia degli Otreani. Infatti in pochi istanti l'erba fu nuovamente piena di Umanoidi
Sono troppi ora.  Devo provare comunque pensò mentre si preparava ad usare una delle sue tecniche
Iniziò a correre verso gli umanoidi, poi saltò in alto. Era esattamente sopra di loro. Lanciò la spada ancora più in alto ed usando anche il braccio con l'artiglio, che fino a quell'istante era rimasto nascosto nel mantello, creò una sfera di fuoco, che lanciò verso al spada.
La lama della spada ora era ricoperda di fiamme ardanti, Veht la riprese in mano e dall'alto si lanciò verso i soldati Otreani.
Una volta che fu nuovamente a terra Veht aumentò la velocità dei suoi movimenti, ed uccise un bel po'di Otreani, ma ne rimanevano comunque troppi.
Citazione di: T-Metal
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T-Metal

#28
Il cibo non era un granchè, ed aveva anche un retrogusto di bruciato, ma la fame era tanta e Vahn tentò di fagocitare il possibile. D'un tratto si accorse del cambiamento nell'aria e dello spostamento d'aria proprio sul suo posto.
Alzò lo sguardo e vide qualcosa che a lui sembrò un masso grande più o meno quanto il portello del luogo in cui aveva dormito.
Mai interrompere un lupo mentre mangia.
D'istinto il suo braccio si illuminò di una luce bianca, ed il ragazzo tirò un rovescio sulla meteora proprio mentre gli stava cadendo addosso. Il masso si spaccò e i detriti volarono di lato finendo sui ruderi della nave. Il suo braccio però non ne era uscito incolume e da una ferita piuttosto profonda usciva del sangue e il piccolo cucciolo di lupo, accorgendosene cominciò a leccarla.
Vahn guardò il vecchio di fronte a lui, che si guardava attorno spaesato e dubbioso, e disse mettendo il broncio:
<<Non ho voglia di allenarmi adesso, ho fame!>>
Così dicendo riprese a mangiare con molta raffinatezza, come gli aveva insegnato la madre, nonostante la ferita al braccio.

Silea

#29
Lilith osservò il piatto poi iniziò a mangiare con gusto... Appena ebbe finito si sedette mezza-stravaccata sulla sedia e disse:-mi fa sentire più tranquilla sapere come ti chiami- disse:-almeno non dovrò rivolgermi a te chiamandoti "tu"...- prese qualche secondo di pausa poi disse:-non so perchè mi hai aiutata, ma te ne sono grata. Allora... Parliamo "sul da farsi"- disse l'ultima parte in modo sarcasticamente serio... Si appoggiò al tavolo sui gomiti e lo guardò con un sorrisino un po' strafottente...
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"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte