Il decimo cavaliere nero

[The_Great_Sephiroth]

Breve riassuntino per i profani

Nella terra di mezzo si svolse una grande battaglia. Il bene, capeggiato dagli elfi e dagli umani, contro il male, capeggiato da Gondor e i suoi malvagi Orchi, che altro non sono che elfi decaduti. Lo scontro sembrava avere esito negativo per il bene. Molte unità di cavalieri vennero spazzate via. La furia di Gondor e la sua sete di sangue erano insaziabili, così come la fame di vite dell'anello che il re demone portava al dito. Il re degli uomini se ne accorse e distrusse il dito del demone recuperando l'anello. La pace ritornò nel mondo, almeno in apparenza. Infatti il vero potere del Male risiedeva nell'anello. Il re degli uomini, lo tenne al dito per molto tempo, cadendo in corruzione. Il re degli elfi gli suggerì di gettarlo nel vulcano che l'aveva generato a suo tempo, ma il re lo tenne con se. L'anello però fu perso e fu trovato da un essere tanto vile quanto avido. Questo minuscolo essere visse 600 anni di pura corruzione con il suo "tesoro" tra le mani. Questo tesoro però decideva chi era degno di portare l'anello. Un giorno l'essere perse l'anello e fu ritrovato da un Hobbit di nome Bilbo Baggins. Gli Hobbit sono una razza simile a quella umana, infatti sono chiamati mezzi uomini. Questi esseri hanno una vita media di 100 anni e sono alti mediamente 1m o 90cm. Hanno le sembianze dei nostri nani, con la differenza che gli Hobbit abbracciano uno stile di vita pacifico e tranquillo, pascolando e fumando la pipa in riva al mare tiepido della contea. Bilbo tenne l'anello con se per 111 anni senza mai invecchiare e un giorno decise di viaggiare e donare l'anello maledetto al suo giovane parente Frodo. Gandalf, stregone amico dei due Hobbit riconobbe subito l'anello e costrinse Frodo a scappare dalla contea. La missione di Frodo diventò ben presto distruggere l'anello e ristabilire la pace nel mondo. Ebbe l'appoggio di un Ramingo, un aspirante al trono degli umani, da un nano e da un elfo tiratore d'arco. La compagnia dovette affrontare mille pericoli che non vi sto ad elencare. Gandalf sembrò perdere la vita nelle miniere, ma non fu così dato che la compagnia lo ritrovò più tardi. L'aspirante re morì tentando di salvare Merry e Pipino, due amici Hobbit di Frodo. Frodo fu costretto a scappare verso il vulcano da solo, dato che gli altri compagni erano tutti soggetti alla corruzione dell'anello. Sam si rifiutò di lasciarlo andare e da buon amico lo seguì. Il resto della compagnia liberò Merry e Pipino dalle grinfie degli orchi e Frodo distrusse l'anello distruggendo il male. Il gruppo durante tutta l'avventura fù inseguito da degli uomini vestiti di neri, chiamati cavalieri neri che altro non erano, che re giusti diventati corrotti e fantasmi al servizio dell'anello. Questi furono distrutti. Erano nove. La storia non ha mai parlato del decimo...Qui comincia la mia storia....
Tanto tempo addietro esisteva un elfo portatore di saggezza e di pace. Era il fratello minore di Elrond Mezzoelfo e soffriva per questo. Esso infatti doveva essere sempre l'ombra del fratello, alle cerimonie, così come ai banchetti con le altre razze. Un giorno, il prode Gustaf, (questo era il suo nome) incontrò una bellissima dama di cui si invaghì, ma essa era innamorata di suo fratello...questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Gustav dopo aver litigato con Elrond scappò dalla sua patria e vagò per mari e monti. L'elfo viaggiatore arrivò sul monte Guluc, dove trovò qualcosa incastonato in un albero. Era un anello d'oro. Il giovane lo prese con se pensando di venderlo per ricavarci la minestra, ma quando la sera accese il fuoco per mangiare, una strana scritta apparve sul gioiello: Un Anello per domarli, Un anello per trovarli,  
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,  
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.  Questa scritta parlò al giovane senza peccato che decise di tenere l'anello per se. Esso fu inseguito perennemente da delle "ombre", come le definiva lui che si volevano riprendere il suo....."Tesoro". Improvvisamente riuscì ad arrivare ad una caverna dove si sistemò per la notte. Gustav fu svegliato nella notte dal dolore pungente di una lama conficcata nel suo cuore. Quei fantasmi lo portarono nel loro stesso oblio.
Molti anni dopo...
Per Frodo fu una benedizione tornare alla contea e rivedere vecchi amici. Aveva molto di cui parlare con gli altri. Bilbo, fumava la sua grande pipa, il vicino petulante borbottava come di consueto, Merry e Pipino giocavano nei campi...tutto era tornato alla normalità. Frodo fu accolto come un vero re. I popolani lo presero e lo portarono in piazza cantando la "Canzone per camminare" di Bilbo. In mezzo a quel trambusto, l'hobbit si sentiva veramente a casa. Il vecchio Gandalf arrivò sul suo carretto canticchiando fra se e se: "Rosso è il fuoco nel camino,  
Sotto al tetto un letto aspetta;  
Ma non son stanchi i nostri piedi...."
Frodo corse da lui e lo abbracciò forte, strisciandosi contro la sua lunga barba. Tutto era tornato alla normalità. La sera, ci sarebbe stato un gran festival per commemorare la vittoria del bene e di Frodo. Bilbo si alzò dal muretto e strinse la mano al suo eroico parente recitando qualche cosa in lingua elfica che Frodo non capì. Sam correndo andò nella riserva dei botti di Gandalf e dispose con l'aiuto di Merry e Pipino una gran scenografia. Tutto era pronto. Mancavano solamente le donne che erano nei campi e gli ultimi pastori. La sera fu ammazzato un vitello grasso e fu offerto alla gente affamata. Dopo mangiato Sam intimò ad alta voce Frodo di improvvisare un discorso. Gandalf andò nel retro e preparò i mortali mortaretti in modo che non colpiscano la gente e attese la fine del discorso. Frodo fu messo in crisi: non sapeva davvero cosa dire, cosa fare, cosa improvvisare. "Beh, è stata una grande avventura, ma la voglia di rivedervi mi ha retto. Grazie a tutti per il vostro sostegno morale siete i migliori!". Si levò un applauso da parte dei compaesani soddisfatti e nel cielo si formò una gigantesca fenice che volteggiò nel blu stellato, per poi scomparire...Gandalf aveva fatto decisamente del suo meglio!
Arrivò la notte e i sogni di Frodo, così come quelli di Sam furono abbastanza travagliati. Davanti ai loro occhi si formavano i visi immondi degli orchi, gli amici, i luoghi da sogno. Tutto questo fu interrotto dal secco e acuto suono del gallo che preannunciava una nuova e grandiosamente tranquilla giornata nella Contea. Bilbo voleva rimnere a dormire, non ce la faceva più ad alzarsi...era vecchio. Frodo invece saltò giu da letto e si preparò delle uova sode. Fuori Pipino si stava impratichendo con il flauto e la sua musica celestiale svegliò dolcemente anche i più dormiglioni. I campi brillavano di un giallo oro che si confondeva con il caldo sole del mattino e abbagliava i paesani. L'odore piacevole e aromatico della pipa si sentiva gia nell'aria e i buoi cominciarono a farsi sentire. Un fringuellino si posò vicino alla finestra intonando un canto molto familiare a Frodo...era a casa!Non ci poteva ancora credere. Era stato tutto un brutto incubo...no non è così!Tutto quello che l'hobbit aveva vissuto non era frutto della sua fantasia. Ne era testimone la sua maglia di Mitrhyl danneggiata. Ne era testimone la stanchezza e l'espressione sconvolta di Merry, ne era testimone l'espressione assente nel vuoto di Pipino. No, Frodo non doveva pensarci. Il ragazzo andò al fiume a pescare con Sam, quando sentì il cigolio emesso dalla carriola di Gandalf. I due lasciarono le canne e si lanciarono contro il vecchio mago che gli accolse a braccia aperte. La sua espressione però non diceva niente di buono. L'unica cosa che disse fu di scappare un'altra volta. Frodo prese la faccenda come uno scherzo, quando ebbe una visione. Tutto intorno a lui divenne bianco, il suono divenne ovattato. L'unica cosa che il ragazzo poteva scorgere era un uomo incappucciato con una spada e le ombre dei suoi amici. L'uomo incappucciato lo guardò e scomparve, portando alla realtà il mezzo uomo, che prese il suo amico Sam e scappò nei campi senza dire niente.
Continua....(non postate qui ke continuo)

[The_Great_Sephiroth]

Sam non aveva nemmeno avuto il tempo di parlare al suo "Padron Frodo" quando si trovava a scappare a gambe levate da qualcosa invisibile. Entrambi però sentivano il fiato dell'inseguitore. Quel fiato gelido era familiare. Era il fiato dei cavalieri neri. I due Hobbit corsero per tutta la giornata, quando arrivata la sera trovarono una casa con le mura bianche e il tetto verde. Doveva essere una locanda o qualcosa del genere. Frodo e il suo inseparabile compagno si infilarono velocemente nella porticina riservata agli Hobbit. Un uomo abbastanza alto andò a riceverli e i due gli spiegarono in grandi linee la situazione. L'uomo si guardò furtivamente e fece loro strada verso la cantina. <Non temete> disse <Ora siete al sicuro nella mia locanda. Io sono Altan, e potete considerarmi un amico di vecchia data di Gandalf. Il vecchio mi ha avvisato della vostra venuta, non c'è bisogno di aver paura, mi potete raccontare tutto. Sapete, so che voi avete salvato questo mondo e le sue razze e io e tutti qui vi siamo veramente grati. Siete miei ospiti e chiunque sia il vostro inseguitore qui non vi troverà. In questa locanda ci sono molti Raminghi e nomadi miei amici che non si faranno pregare ad aiutarvi. Ora venite a riscaldarvi al nostro invitante fuoco>. Frodo notò subito qualcosa che non andava. La gente  guardava i due Hobbit con sguardo furtivo e malizioso. Altan sembrava agitato e impaziente di qualcosa. A sera inoltrata il robusto locandiere preparò due piccoli letti nella cantina per i due fuggiaschi e andò a ritirarsi nella sua camera. Quella notte Frodo non riuscì a dormire. Sapeva che c'era qualcosa che non andava in quel posto tanto caloroso. Verso le tre di notte si cominciarono a udire rumori di zoccoli. Frodo non osò uscire allo scoperto, quel rumore esasperato era troppo familiare. Il mezzo uomo svegliò silenziosamente Sam.
La locanda era buia ma si poteva intravedere al suo interno il locandiere che stringeva gli artigli di un uomo incappucciato. Quell'uomo misterioso si avviò verso la cantina sfoderando il suo pugnale moresco. La porta della cantina si aprì piano, emettendo un cigolio terrificante. L'uomo incappucciato si avvicinò a un letto e lo tastò: era pieno. Egli puntò la lama e trafisse ripetutamente le coperte, da cui fuoriuscirono piume.
I due Hobbit si allontanarono verso la foresta a gambe levate. Dalla locanda si udirono grida umane di dolore e grida fantasma di disperazione. Sam non l'aveva mai detto a nessuno, ma i rumori della foresta l'avevano sempre terrorizzato. Ombre animali si muovevano tra le fronde verdi, uccelli notturni intonavano un canto che aveva un che di malefico e rumori di zoccoli si percepivano in lontananza. Lo scorrere d'acqua faceva presagire la presenza di un fiume:Gran Burrone. Sam cominciava a sentirsi stanco quando la visione del fiume fece sorgere in Frodo qualche speranza. Dall'altra parte del fiume infatti viveva il popolo degli uomini. Essi erano amici degli Hobbit, considerati uomini a tutti gli effetti. Il fiume era più impetuso del normale e il ponte si affacciava sulla strada. Ora erano due le opzioni: i due hobbit potevano affacciarsi sulla strada per attraversare il ponte ed essere individuati, oppure lasciar perdere. Sam intimò Frodo a lasciar perdere, ma quest'ultimo decise di percorrere un tratto di strada e attraversare il ponte. La strada sembrava deserta, ma il battere degli zoccoli sullo sterrato si faceva sempre più vicino. I due fuggiaschi erano stati evidentemente individuati. Da quel momento in poi dovevano fuggire a gambe levate senza mai guardarsi indietro. Un grido di richiamo pareva provenire dai meandri bui della foresta ma Frodo e Sam non avevano tempo per controllare la provenienza del lamento. Il ponte nuovo era stabile e non c'era pericolo di cedimento. Sam mostrava segni di stanchezza ma non si doveva fermare. Il cavaliere nero voleva Frodo, ma non avrebbe esitato a uccidere Sam. Le prime luci della città umana si potevano scorgere nel buio più pesto. Un muro spesso separava la città dalla foresta. Sulla porta principale, sotto l'insegna col nome della città c'erano due porticine per gli Hobbit che non esitarono ad entrare dopo essersi fatti identificare dal guardiano. Il rumore degli zoccoli pareva allontanarsi sempre di più. I due fuggiaschi erano al sicuro. Sam guardò Frodo e chiese: <Padron Frodo, ora che facciamo?>, Frodo lo guardò e gli rispose: <Aspettiamo mio fedele amico, aspettiamo!>

Alla prox con le avventure della terra di mezzo!!!!!!!

[Zephiro]

mi sa tanto del "Signore degli Anelli" forse sbaglio ma forse ci azzekko un po'... O_O

[Vincino]

Qualche correzione:

1) Gli hobbit non sono come i nani, sono alti come loro, ma hanno un aspetto gioviale e hanno le mani e i piedi grossi!

2)L'essere che trovò l'anello si chiama Gollum, ed è un hobbit.

3)Bilbo Baggins non tenne l'anello per 111 anni, ma solo per una sessantina.

4)La compagnia dell'anello non è composta solo da un nano (Gimli), un ramingo (Aragorn) e da un Elfo (Legolas), ma anche da Boromir, Sam, Merry e Pipino.

Per il resto la tua storia è molto bella!! Complimenti!!

[The_Great_Sephiroth]

Ma Boromir non era morto?   
Cmq cercherò di essere più fedele alla storia!
Cmq ora segue una strada completamente diversa!!!!!Ehehehehe non voglio anticipare niente sta a voi scoprire le meraviglie della Terra di Mezzo!
(Perdonami Tolkien per aver rovinato il signore degli anelli!  :p  :p )

[Zephiro]

sephiroth hai fatto kmq un buon lavoro rispettoa quel film ke mi ha lasciato nn kon l'amaro in bokka ma addirittura kon l'acido in bokka!

[achille]

ehi ma Gondor e' l'ultima roccaforte ancora in piedi a combattere contro Barad-dur, e minas morgul....

 :0  :0  :0

forse hai sbagliato a scrivere?

ciao

[achille]

"Il re degli elfi gli suggerì di gettarlo nel vulcano che l'aveva generato a suo tempo, ma il re lo tenne con se"

questa e' una invenzione del film....


ciao

[achille]

sono alti mediamente 1m o 90cm. Hanno le sembianze dei nostri nani, ?

ma stai scherzando
vedi che gli hobbit sono bassini altrimenti non si chiamerebbero mezzi uomini...


mmmm

[achille]

"gli altri compagni erano tutti soggetti alla corruzione dell'anello. "

what?

[Zephiro]

ma dai kome siete polemici...
xò se gli hobbit sono alti 1.90 i giganti quanto sono?
a voi la risposta...

[gigio69]

secondo me ha ragione zephiro.........

[achille]

non e' un fatto di polemica ma di essere precisi...

quando la storia e' tua puoi dire tutto ma quando parti da una storia gia' esistente devi fare attenzione..

eh poi... Non mi toccate il signore degli anelli...

grazie

ciao

[The_Great_Sephiroth]

Ok ok mi dichiaro colpevole. Solo che volevo dire che gli hobbit sembrano come i nostri nani!Non volevo dire che erano come i nani perchè so che i nani sono dei guerrieri costrittori di miniere e gli hobbit sono pacifisti che amano il dolce far niente in pace e armonia con la natura!Era per rendere più chiaro il loro aspetto a quelli che non li hanno mai ne visti (nel film) ne letti!Mi conscenta cribio mi scion sbagliato!

[Vincino]

sono alti mediamente 1m o 90cm. Hanno le sembianze dei nostri nani, ?

ma stai scherzando
vedi che gli hobbit sono bassini altrimenti non si chiamerebbero mezzi uomini...


mmmm

Non ho capito la tua critica. Non credi che gli hobbit siano alti 90 cm o non credi che uno di 90 cm sia basso?